Emanuele Cattaruzza era indeciso se iscriversi allo Iulm e occuparsi di comunicazione, oppure se dedicarsi alla scultura frequentando l’Accademia di Brera.
«Poi, pensandoci bene, ho deciso di cogliere l’opportunità offertami da Fondazione Cologni e di effettuare un periodo di tirocinio presso la selleria Gianoli». Una realtà alle porte di Pavia – città dove il ragazzo, nato nel 1998, ha frequentato il liceo artistico Alessandro Volta – arrivata alla terza generazione. «Il nonno si occupava di cavalli, nel 1967 nostro padre decise di aprire la selleria», raccontano Simone e Andrea Gianoli, che oggi mandano avanti l’attività di famiglia e si occupano di insegnare il mestiere a Emanuele, ovvero le tecniche per lavorare il cuoio. «Serve molta manualità e grande attenzione, perché un minimo errore può compromettere il lavoro di ore», spiega Emanuele, che nel tempo libero canta in una band rap e ha voglia di approfondire la sua formazione anche dopo la fine dell’esperienza in selleria, prevista per maggio 2018.