Giulia Venezia è nata a Palermo ma è ormai romana d’adozione. Infatti per studiare restauro di beni archivistici e librari si trasferisce a Roma e frequenta la Scuola di Alta Formazione dell’allora ICRCPAL – Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario.
Dopo cinque anni di studio consegue la laurea magistrale abilitante alla professione di restauratore dei beni archivistici e librari, cartacei, fotografici e cinematografici. Dopo essere stata selezionata dalla Fondazione Cologni per il progetto “Una Scuola, un Lavoro”, intraprende una nuova esperienza formativa presso i laboratori di restauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sotto la guida della sua tutor, la dottoressa Claudia Di Lillo, responsabile del laboratorio di Tutela e conservazione.
Durante i sei mesi di tirocinio, iniziato a febbraio 2020, ripreso a luglio e prolungato fino a gennaio 2021 dopo la sospensione dettata dall’emergenza sanitaria, Giulia avrà modo di perfezionare le tecniche di restauro già apprese durante il suo percorso di studi e di metterle in opera in un’ambiente altamente stimolante. In particolare il lavoro sarà incentrato sul restauro di un manoscritto di grande pregio, il codice miniato intitolato Liber de arte gladiatoria dimicandi e realizzato da Filippo Vadi per la corte di Urbino intorno al 1482. “Sono sicura”, afferma Giulia, “che questa esperienza sarà un’occasione unica per ampliare le mie conoscenze e crescere dal punto di vista professionale”.