2018

Carmen Testa

Oreficeria

TIROCINIO PRESSO:

Percossi Papi
Roma, Lazio

Carmen Testa è romana, e il suo percorso didattico e formativo è legato fin dall’adolescenza all’arte, alla creatività e al saper fare.

Dopo il diploma al liceo artistico, si laurea in “Arti visive e Discipline dello Spettacolo” a pieni voti, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. 
Nonostante la giovane età ha l’opportunità di partecipare a diverse esposizioni in Italia e all’estero, ricevendo vari riconoscimenti. 
Determinata ad approfondire le sue conoscenze teoriche e pratiche, segue un corso triennale di alta formazione presso la Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma, dove apprende le tecniche di modellazione dal vero, incisione a taglio diretto in rilievo e in incavo su ottone e acciaio, modellazione della cera, smalto a grande fuoco (grisaille, clasonne), cesello e sbalzo, incisione di pietre dure.

Grazie al progetto “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi d’Eccellenza”, fino a giugno svolge il suo tirocinio di sei mesi presso l’atelier di Diego Percossi Papi a Roma, dove quotidianamente viene seguita da Giuliano Percossi Papi e altri artigiani custodi di grande savoir-faire. Grazie a quest’esperienza sta perfezionando la sua manualità e afferma con entusiasmo: “Questo è un momento fondamentale della mia crescita, uno ‘spazio’ in cui iniziare a costruire una nuova identità professionale”.

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Percossi Papi
Durante i suoi studi in architettura, Diego Percossi Papi intraprende da autodidatta l’attività di artista-scultore-orafo con lo spirito e la libertà dell’artifex rinascimentale. Dal 1968, nel piccolo atelier di Roma, vicino al Pantheon, presenta i suoi gioielli con uno stile e una scuola ben determinati e riconoscibili, utilizzando materiali antichi e tecniche di smalto cloisonné, che oggi sono diventati la caratteristica del laboratorio di famiglia. L’atelier è noto per le creazioni “ad personam”, la cui produzione limitata ne accresce il fascino, oltre che per gli oggetti d’arte sia sacra che profana. Il suo lavoro è un personale percorso di rivisitazione storica basato sempre su tre valenze primarie: l’emozione suscitata dai cromatismi, il simbolo suggerito dalla memoria e dalle radici storiche, l’estemporaneità della creazione. Ha realizzato anche gioielli per film di Wertmuller, Taviani, Monicelli, Olmi e per attrici come Sophia Loren, Jacqueline Bisset, Isabelle Huppert, Cate Blanchett. Alcune tra le principali mostre degli ultimi anni sono state: “Fantasie dalla Memoria” (2004, Palazzo Venezia, Roma); Diaghilev PS (2009, Museo Etnografico di San Pietroburgo); “Le rêve italien de la maison de Luxembourg par les bijoux de Percossi Papi” (2013 Lussemburgo); “La Maestà, le Contrade: ori di Siena” (2015 Siena Palazzo Pubblico). È stato più volte giudice nell’ambito di concorsi internazionali di gioielleria a San Pietroburgo, Mosca e Pechino; è Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Maestro orafo dell’Università e nobil collegio di Sant’Eligio e Accademico ad honorem della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon. Ha ricevuto il Premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere, entrando nel Libro d’Oro delle eccellenze artigiane italiane.