Per hobby il papà di Carolina Venturin si divertiva a costruire chitarre, da bambina lei lo osservava e pensava che un giorno sarebbe stato quello il suo mestiere.
Così, dopo essersi diplomata al liceo artistico della sua città, Biella, Carolina, classe 1994, si è iscritta alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. Tra le sue insegnanti c’era Silvia Zanchi, Maestra liutaia di Bergamo che a sua volta scelse il suo destino dopo aver visto una mostra dedicata a Evaristo Baschenis, pittore del Seicento celebre per le sue nature morte abitate da strumenti musicali: «Fu una folgorazione, prima di allora non avevo mai sentito parlare di liuteria».
Grazie al progetto “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza” di Fondazione Cologni, Silvia ha potuto prendere Carolina come sua tirocinante: sei mesi, a partire dal 20 novembre 2017, per insegnarle i segreti di un mestiere che comprende sia la creazione di chitarre ex novo, sia il restauro di pezzi storici, il tutto rigorosamente a mano. «Le macchine servono solo per sgrossare, poi bisogna usare testa e dita». Superando la paura di sbagliare, ciò che più intimoriva Carolina: «Spesso quando si taglia dev’essere buona la prima. All’inizio non vi dico l’ansia…».