2024

Ilaria De Santis

Formatura

TIROCINIO PRESSO:

Bottega d’Arte Gypsea
Gubbio (PG), Umbria

Ilaria De Santis è nata a Roma, appassionata d’arte fin da piccola è cresciuta con il motto: “il colore non sporca mai!”. Frequenta il liceo artistico per poi proseguire la sua formazione in un’accademia di arti orafe. Nel 2020 è stata ammessa al corso ordinario triennale della Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato della capitale. Qui studia e applica le tecniche legate alla lavorazione e progettazione della medaglia e della moneta realizzando progetti e prototipi in gesso. Approfondisce le tecniche legate alla lavorazione dei metalli, affrontando diversi tipi di incisioni: calcografica, taglio diretto su acciaio e pietre dure.

Alla fine del percorso di studi la scuola candida Ilaria al progetto “Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza”, promosso dalla Fondazione Cologni. Grazie a questa iniziativa Ilaria si trasferisce a Gubbio e inizia a marzo 2024 un tirocinio di sei mesi presso la Bottega d’Arte Gypsea. Qui la maestra Patrizia Ramacci, titolare e sua tutor, le ha aperto le porte del suo laboratorio e le trasmette il saper fare di trent’anni di lavoro: l’arte del gesso e della lavorazione dello stucco, sia nelle tecniche tradizionali sia nella sperimentazione di modalità innovative.

Ilaria racconta soddisfatta: “L’esperienza si articola sia nell’aspetto pratico – formatura, modellazione, decorazione e progettazione -, sia nella relazione con le botteghe storiche, con i clienti, e la gestione dello showroom. Spero di apprendere il più possibile e un giorno di poter applicare tutto ciò che sto imparando in una mia futura bottega”.

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Bottega d’Arte Gypsea
Nel 1991 con la nascita della GYPSEA, è ri-iniziata una tradizione. Per ritrovare le ultime figure di stuccatori d’arte a Gubbio bisogna risalire all’inizio del Novecento. Patrizia e Vittorio, futuro marito e straordinario collaboratore (scomparso nel 2021), hanno inventato la bottega, sollecitato la domanda, prodotto la risposta. Il nome Gypsea deriva dal greco e poi dal latino e vuol dire gessi, stucchi; la gipsoteca è infatti il luogo dove si conservano le riproduzioni in gesso. Un mondo molto affascinante e suggestivo, che ha straordinarie potenzialità plastiche e consente di avvicinarsi al mondo dell’arte in maniera più leggera e informale. Le decorazioni Gypsea nascono da un’idea, da un progetto o semplicemente da un’intuizione. Viene modellato il prototipo, su questo si realizza lo stampo che servirà come matrice accogliendo l’impasto di gesso per la produzione delle decorazioni. Mani sapienti trasformano i manufatti in pezzi unici, attraverso l’uso dei colori, delle patine e delle dorature. Dal 2022 nasce un progetto che è sfociato nella nascita di un’associazione denominata Archivio delle Mani Maestre, che raccoglie i calchi delle mani dei maestri artigiani e artisti per fissare in maniera duratura i segni che il tempo e la ripetizione infinita dei gesti lasciano sulle mani. Il progetto vuol essere l’espressione di una comunità che riflette su se stessa per rigenerare una realtà economica e sociale.