Testimonianze

Ho avuto la fortuna di essere scelta per il progetto Una Scuola un Lavoro nel 2017, a 19 anni. Mi hanno offerto un tirocinio in un laboratorio di ceramica, e ora sono quasi 5 anni che sono assunta qui. Sono molto grata alla Fondazione Cologni perché mi ha dato la possibilità di costruire il futuro che desideravo. In un periodo storico difficile, il progetto ha sicuramente un ruolo chiave per la formazione di una nuova generazione di artigiani.

Francesca Molignani

Ex-tirocinante

Con "Una Scuola, un Lavoro" la Fondazione Cologni vuole dare un futuro all’Alto Artigianato italiano: un saper fare unico al mondo che concorre a sostenere la percezione di qualità e di creazione di Bellezza in molte altre aree produttive, un irrinunciabile volano economico

Maurizio di Robilant, Presidente Fondazione Italia Patria della Bellezza

Sostenitore

"Quando ho conosciuto questo ragazzo, con gli occhi che brillavano, desideroso di imparare, dopo tanti anni mi è venuta di nuovo voglia di insegnare il mio bellissimo mestiere"

Ulderico Pinfildi – artista del presepe

Maestro

Fondazione Cologni in questi anni ha mostrato l’importanza della sua attività per il mondo dell’Alto Artigianato Artistico Italiano. Con il progetto "Una Scuola, un Lavoro" si concretizza un binomio che parrebbe così scontato -pensare e agire- ma che, il più delle volte, si ferma alla prima fase. Fortunatamente per tutti coloro che desiderano imparare il mestiere del Fare con Arte c’è la possibilità di rendere dinamico questo binomio dando spazio fisico, materiali, informazioni, nozioni e soprattutto speranza a chi come noi crede che -citando Enzo Biffi Gentili- "il futuro è nelle mani”

Elisabetta Bovina e Carlo Pastore – designer e ceramisti, Elica Studio

Maestri

Crediamo che arte e bellezza siano valori universali ed il progetto “Una Scuola, un Lavoro” incoraggerà tanti più giovani a coltivare ciò che ci rende simili e umani. E quando è l’uomo a fare la differenza si può parlare di artigianalità, frutto di passione, persone ed esperienza

Marco Ferrari, CEO Gruppo Montenegro

Sostenitore