Da musicista a costruttore di archi autodidatta, da maestro archettaio a caposcuola dell’archetteria italiana, Giovanni Lucchi, scomparso nel 2012, ha trasformato la sua curiosità in passione, in professione, in uno studio approfondito dell’intero processo artigianale, lasciando ai figli una grande eredità immateriale e una ferma raccomandazione: condividere, tramandare e perpetuare lo studio e la ricerca dell’arte archettaia. Ancora oggi, negli spazi di via Stazione a Cremona, gli archi per violino, viola, violoncello e contrabbasso sono tutti realizzati con materiali di altissima qualità, e nel rispetto del rigore costruttivo che da oltre quarant’anni caratterizza l’attività della famiglia Lucchi. Energici, elastici, scattanti, gli archetti Lucchi rispondono alle esigenze di tutti i musicisti, dagli studenti meno esperti ai concertisti affermati. Nel laboratorio la massima cura è dedicata agli archi che i clienti qui portano, attraverso una attenta manutenzione ordinaria: cambio crini, sostituzione pelle, ricostruzione fasciatura, sostituzione puntina, pulizia bacchetta. Giovanni Lucchi è stato un genio dell’arte archettaia: il suo LucchiMeter, che misura le proprietà acustiche dei materiali indicandone la risposta elastica, è lo strumento che ha rivoluzionato il mondo della liuteria, indispensabile alleato per la scelta dei legni migliori per la costruzione degli strumenti di altissima qualità, oggi a cura dei figli Massimo e Marta Lucchi.