2022

Miriam Gurnari

Vetro

TIROCINIO PRESSO:

Studio Berengo
Murano (VE), Veneto

Miriam Gurnari vive in quella che considera la città più bella al mondo: Venezia. Si diploma con il massimo dei voti all’Abate Zanetti di Murano (VE), ISS con potenziamento nell’arte del vetro.

La Scuola la introduce quindi alla fornace, vetrofusione, lavorazione a lume e creazione degli specchi veneziani. Selezionata per il progetto “Una Scuola, un Lavoro” di Fondazione Cologni, ha la possibilità di frequentare un Mini Master a Milano, dove conosce altri “colleghi” con cui condividere conoscenze, opinioni e modalità operative diverse. Al termine del periodo formativo torna a Venezia, e in particolare a Murano per il suo tirocinio da Berengo Studio, fino al 31 luglio 2022. Qui si sta formando nella tecnica del “casting”, che trae origine dalla lavorazione a cera persa e prevede più fasi di realizzazione: dall’argilla per plasmare la forma, per passare al gesso, e poi allo stampo in silicone che permetterà la creazione del calco che verrà riempito in ogni singolo interstizio dal vetro fuso. Miriam lavora sotto la supervisione del suo tutor Marco Berengo, che guida il timone della storica fornace e galleria, e prepara gli stampi per opere artistiche in vetro collaborando con uno staff di colleghi provenienti da vari Paesi. Ci dice:

“Questa esperienza mi sta aiutando a capire quale tecnica di lavorazione del vetro mi affascina e mi appassiona maggiormente. Grazie alla Fondazione Cologni ho avuto la possibilità di cimentarmi in un nuovo ambito della lavorazione tecnica vetraria, e credo che questo potrà aiutarmi a crescere artisticamente”.

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Studio Berengo
Quando l’arte contemporanea incontra i grandi artigiani del vetro di Murano il risultato è sorprendente. Questo è ciò che accade dal 1989 presso Berengo Studio, fondato da Adriano Berengo, che riprendendo l’eredità di Peggy Guggenheim ed Egidio Costantini con la loro Fucina degli Angeli invita artisti di rilievo internazionale ad avvicinarsi a questo antico mondo ricco di maestria, ampliando così l’approccio e le modalità di interpretazione e creazione legate a questo materiale. Ecco dunque che nella ormai celebre fucina muranese s’incontrano ancor oggi grandi nomi dell’arte contemporanea come Ai Weiwei, Tony Cragg e Erwin Wurm, che lavorano in sinergia con i Maestri vetrai della fornace. Ne nascono opere che fanno il giro del mondo, esposte in importanti musei e nelle più prestigiose mostre internazionali.