2025

Giorgia Del Bianco

Sartoria

TIROCINIO PRESSO:

Vittoria Bonini Sartoria
Bologna, Emilia-Romagna

Giorgia Del Bianco nasce a Campobasso nel 1998 e cresce a Isernia. Spinta dalla passione per la sartoria, si trasferisce a Roma, dove svolge i suoi studi presso L’Accademia Nazionale dei Sartori, seguita dal maestro Doriano Pergolari.

Al termine del suo percorso accademico, già borsista del progetto “Una Scuola, un Lavoro” di Fondazione Cologni, si trasferisce a Bologna per svolgere il suo tirocinio presso la Sartoria Vittoria Bonini. Vittoria Bonini, al timone dell’atelier, l’ha guidata con pazienza nel suo percorso da sarta.

Giorgia rivela: “Sto riscoprendo ogni giorno la passione per questo lavoro, con tanta concentrazione sto imparando nuove tecniche e migliorando ciò che avevo acquisito in precedenza. Vittoria mi ha fatto scoprire la magia degli abiti da sposa e insegnato a cucire il mio primo velo. Spero di migliorare sempre di più e magari, un giorno, aprire una sartoria tutta mia!”.

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Vittoria Bonini Sartoria
Vittoria Bonini nasce a Carpi, consegue il diploma di stilista e modellista, specializzandosi in abbigliamento da sposa e da cerimonia, collaborando con importanti aziende nazionali e partecipando a numerose sfilate fra cui: Milano, Venezia, Parigi, Osaka e Tokio. A Bologna, nel 1992, apre un proprio atelier dove disegna e crea abiti collaborando, nel contempo, con altri importanti marchi e firme del panorama del wedding e couture. L'Atelier si trova in via Mazzini 4: è disposto sue due piani, per un'ampiezza complessiva di circa 250 metri quadri. Tra i materiali usati, Vittoria privilegia il pizzo con trame particolari, broccati, ma utilizza anche tinte unite e stampe. D'inverno usa anche le lane ricamate, a effetto dipinto. I materiali sono rigorosamente di pregio, provenienti per lo più dalla Francia e dal distretto di Como-Milano. I capi che disegna, sono realizzati grazie a una decina di collaboratrici esperte di tessuti: abiti di alta sartoria, da sposa (oltre mille nel corso della sua carriera) e cerimonia. Una parte della produzione è un omaggio alla bellezza della musica classica e dell'opera, che evoca suggestioni e sentimenti universali e richiede pertanto classe e portamento: sue sono infatti dal 2014 le divise del coro femminile del Teatro alla Scala di Milano.