2021

Serena Galetti

Restauro

TIROCINIO PRESSO:

Museo Poldi Pezzoli
Milano, Lombardia

Serena Galetti ed è originaria di Bellagio. Consegue prima una laurea triennale in Scienze dei Beni culturali indirizzo Storia dell’arte a Milano,

poi un Master in fotografia a Roma, e infine la laurea magistrale in Conservazione e Restauro di materiale librario e archivistico, manufatti cartacei e pergamenacei, materiale fotografico, cinematografico e digitale alla SAF dell’ICPAL (Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro), sempre nella capitale. Selezionata dalla Fondazione Cologni per il progetto “Una Scuola, un Lavoro”, svolge fino a luglio 2021 un tirocinio nei laboratori del Museo Poldi Pezzoli di Milano, incentrato sul restauro di una collezione di 28 ventagli del Grand Tour datati tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, sotto la guida della dottoressa Federica Manoli. “Le problematiche su oggetti del genere sono tante, ma la parte più divertente degli interventi è progettare tecniche specifiche, perché ogni bene ha le sue necessità”, racconta Serena.

“L’aspetto che più mi affascina del mio lavoro è che non si finisce mai di imparare dai diversi oggetti. Stare a stretto contatto con strumenti di epoche ormai svanite, tanto preziosi quanto fragili, studiarli, analizzarli e prendermene cura trovo sia un enorme privilegio”.

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Museo Poldi Pezzoli
Storico luogo simbolo dell’arte e della cultura milanese, amatissimo dai cittadini e meta imperdibile per il pubblico internazionale, aperto nel 1881 per volontà del grande collezionista e mecenate milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli, il Museo incanta non solo per il fascino degli ambienti, che evocano le epoche del passato dal Medioevo al Settecento fino all’Armeria, reinterpretata dall’artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro, ma anche per la varietà e ricchezza delle raccolte. Capolavori di pittura, sculture, tappeti, pizzi e ricami, armi e armature, gioielli, porcellane, vetri, mobili, orologi solari e meccanici: oltre 5000 oggetti straordinari, dall’antichità al XIX secolo, immersi in una atmosfera magica. Tra i più di 300 dipinti, il vasto gruppo di opere italiane del Rinascimento comprende capolavori toscani (Botticelli, Piero della Francesca, Pollaiolo), lombardi (Luini, Boltraffio, Solario) e veneti (Bellini, Mantegna). Significativo anche il nucleo di dipinti del Settecento italiano (Guardi, Canaletto, Tiepolo, Fra Galgario). Prevalgono ritratti e dipinti di piccolo formato. Grazie anche a generose donazioni (più di mille oggetti negli ultimi cinquant’anni), il Museo Poldi Pezzoli può oggi vantare una delle più prestigiose collezioni europee. Nella singolare atmosfera delle sale ricostruite, dipinti di grandi Maestri coesistono in perfetta armonia con arredi e oggetti di arte decorativa di straordinaria qualità. Il Museo, che il suo fondatore aveva voluto “ad uso e beneficio pubblico”, resta fedele alla sua prima vocazione: essere al servizio della comunità. L’istituzione svolge infatti un’intensa attività di ricerca, divulgazione e coinvolgimento della cittadinanza, attraverso un fitto programma di mostre ed eventi, visite guidate, laboratori, percorsi specifici e pubblicazioni, coltivando un approccio multidisciplinare all’arte e trasformando il Museo in un luogo di relazione, apprendimento e sperimentazione.